Seminario «Cattedra Lombardini» – IV anno

Gesù ebreo? Paolo ebreo?

di Aldo Peri

Per i mesi di febbraio e marzo 2022 la FTER – Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna ha organizzato un seminario “Cattedra Lombardini”, dal titolo: Gesù ebreo? Paolo ebreo?

È il 4° anno che la FTER organizza questo seminario in memoria di don Pietro Lombardini, biblista di Reggio Emilia che ci ha lasciati alcuni anni fa e che chi ha frequentato gli incontri del C.I.B. conosce, in quanto don Pietro varie volte ha accettato di parlare a Carpi.

Durante l’arco del suo ministero Lombardini ha lavorato per approfondire e far risaltare il “lato ebraico” della figura di Gesù. Non a caso il seminario approfondisce proprio la provenienza e le radici ebraiche sia di Gesù di Nazaret che di Paolo di Tarso.

Il corso è impostato su 2 moduli, ognuno comprendente 3 martedì pomeriggio (dalle ore 17.15 alle ore 20.30), con la presenza di due relatori ogni volta (alcuni dei quali sono già anche stati apprezzatissimi ospiti del C.I.B., da Giuseppe Pulcinelli a Stefano Romanello a Piero Stefani; altri invece lo saranno di sicuro).

La partecipazione al seminario è prevista esclusivamente in modalità on-line e prevede il costo (davvero irrisorio!) di € 30,00 per chi frequenta entrambi i moduli (invece, per chi sceglie di partecipare ad uno solo di due moduli, il costo è di € 20,00).

Per iscriversi

È un’occasione – sicuramente impegnativa, ma altrettanto stimolante – per approfondire aspetti spesso trascurati, ma non per questo meno essenziali, di Gesù e Paolo.

Aldo Peri


Di seguito è riportato il programma dettagliato.

 

Modulo I. Gesù ebreo?

Martedì 15, 22 febbraio e 1 marzo (ore 17,15-20,30)

 

  1. La «riappropriazione di Gesù da parte di» e «la sua restituzione a» l’ebraismo
    (martedì 15 febbraio 2022 – ore 17,15-20,30)

1.1 Piero Stefani (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale), «Nascita e sviluppo dell’interesse ebraico su Gesù nel’900» [ore 17,15–18,45]

Descrizione. Come l’ebraismo del ’900 si è riappropriato di Gesù: alcune «riletture» ebraiche dei vangeli.

 

1.2 Giulio Michelini (IstitutoTeologico di Assisi), «L’inizio convenzionale della Third Quest (E.P. Sanders, 1985) e il ruolo centrale che ha in essa la questione dell’ebraicità di Gesù» [ore 19,00–20,30]

Descrizione. Come l’indagine sul Gesù storico ha ricollocato Gesù di Nazareth nell’ebraismo precedente il 70 e ha influenzato la ricerca su di lui.

 

  1. Come si collocano «all’interno di» / «rispetto a» l’ebraismo ad essi contemporaneo
    il Messia Gesù e gli ebrei che credettero in lui

    (martedì 22 febbraio 2022 – ore 17,15-20,30)

2.1 Giovanni Paolo Tasini (Piccola Famiglia dell’Annunziata), «Che tipo di Messia è Gesù?» [ore 17,15–18,45]

Descrizione. La discussione su alcuni passi dei vangeli sinottici si potrà affrontare solo dopo aver tentato di descrivere – ovviamente in modo molto sintetico – la diversità di posizioni all’interno dell’AT in merito al messianismo. L’intervento si divide pertanto in due parti: (a) Nella Bibbia ebraica l’attesa messianica è una questione discussa e le figure di Messia sono diverse. (b) Il Messia secondo Gesù nei vangeli sinottici.

 

2.2 Francesco Pieri (Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna), «Ebrei credenti in Gesù e “divisione delle strade”» [ore 19,00–20,30]

Descrizione. Si prenderanno in esame: la figura di Giacomo nel cristianesimo primitivo; gli avversari della missione paolina; Ignazio e Giustino; le principali opere eresiologiche; i vangeli giudeo-cristiani.

 

  1. Approcci contemporanei a un «ebreo marginale»

(martedì 1 marzo 2022 – ore 17,15-20,30)

3.1 Giuseppe Pulcinelli (Pontificia Università Lateranense), «La posizione di J.P. Meier su Gesù, ebreo marginale: presentazione e valutazione» [ore 17,15–18,45]

Descrizione. La ricostruzione del Gesù storico offerta da Meier sarà presentata a partire dal modo in cui questo autore ricostruisce ciò che è storico nel corpus delle parabole di Gesù di Nazareth riportate nei vangeli sinottici.

 

3.2 Gianpaolo Anderlini (redattore della rivista QOL), «Israel-Eugenio Zolli: una prospettiva aperta sul Nazareno» [ore 19,00–20,30]

Descrizione. Come Israel Zolli, rabbino capo di Roma dal 1939 al 1945, ha letto e interpretato la figura di Gesù, il Nazareno, alla luce dell’aramaico e del pensiero rabbinico.

 

Modulo II. Paolo ebreo?

(martedì 8, 22, 29 marzo – ore 17,15-20,30)

 

  1. Ebraicità e singolarità di Paolo di Tarso
    (martedì 8 marzo 2022 – ore 17,15-20,30)

4.1 Eric Noffke (Facoltà valdese), «“Paolo ebreo” nella letteratura esegetica contemporanea» [ore 17,15–18,45]

Descrizione. La presentazione dello status quaestionissi concentrerà in modo particolare sui seguenti autori: Ch. Beker (il rapporto con l’apocalittica giudaica), D. Boyarin (il rapporto con il giudaismo ellenistico), G. Boccaccini (nella linea della Radical New Perspective), N. Elliott (il rapporto con lo zelotismo e il nazionalismo ebraico).

 

4.2 Alessandro Barchi (Piccola Famiglia dell’Annunziata), «Saggi di “lettura ebraica” di passi paolini» [ore 19,00–20,30]

Descrizione. Nella galassia giudaica del suo tempo Paolo apparteneva al gruppo dei farisei. Dopo Damasco passa al movimento apocalittico dei credenti in Gesù. Cosa rimane e cosa cambia nel suo pensiero? Qualche aspetto a partire da alcuni passi dell’epistolario.

 

  1. Paolo, Israele e la legge
    (martedì 22 marzo 2022 – ore 17,15-20,30)

5.1 Francesco Bianchini (Pontificia Università Urbaniana), «Paolo, Israele e la Legge: lettura di testi da Galati e Romani» [ore 17,15–18,45]

Descrizione. Paolo ebreo e il suo rapporto con Israele, con la Legge e la Scrittura. Il modo in cui Paolo legge la Scrittura a partire dalla fede cristologica determina la sua lettura della Torah e di Israele.

 

5.2 Giuseppe Scimè (Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna), «Storia della ricezione di 2Cor 3 in epoca patristica» [ore 19,00–20,30]

Descrizione. Lettera e spirito, ministero della condanna e della giustizia, gloria passeggera e duratura, Mosè e Cristo, ebrei e cristiani, incredulità e fede, durezza e conversione: lettura e commento di testi patristici su 2Cor 3 e su altri passi dell’epistolario, per verificare se e quando il cristianesimo dei primi secoli ha cominciato a usare Paolo come un autore antigiudaico.

 

  1. La «nuova prospettiva su Paolo» e i suoi effetti
    (martedì 29 marzo 2022 – ore 17,15-20,30)

6.1 Stefano Romanello (Facoltà Teologica del Triveneto), «La new perspective on Paul: origine, sviluppi e critiche» [ore 17,15–18,45]

Descrizione. La nuova prospettiva, le sue varianti (Radical New Perspective; Paul in Fresh Perspective…), le critiche che ha ricevute, l’eredità che ci lascia per la comprensione di «Paolo ebreo».

 

6.2 Yann Redalié (Facoltà valdese), «Paolo riformatore (mancato) dell’ebraismo nell’interpretazione di Gerd Theissen e Petra von Gemünden» [ore 19,00–20,30]

Descrizione. Presentazione e valutazione della lettura di «Paolo nell’ebraismo» offerta dal recente lavoro di G. Theissen – P. von Gemünden sulla lettera ai Romani, tradotto in italiano nel 2020: Paolo fu un riformatore mancato del giudaismo. Il suo tentativo di riformare l’ebraismo dall’interno fallì ed egli divenne, suo malgrado, l’architetto del cristianesimo.