Sul demonio

Germogli

germogli” è una collanina, nata quasi per caso, dopo una riunione nella quale mi era stato chiesto di proporre una breve meditazione;

germogli” è una cosa piccolissima, debole, un timido inizio, niente di ambizioso;

germogli” ha la pretesa di mettere in comune qualche passo nel cammino di fede guardando alla Scrittura e sapendo che «né chi pianta è qualcosa, né lo è chi irriga, ma è Dio che fa crescere» (1Cor 3,7).

Alberto Bigarelli

di Alberto bigarelli

Il diavolo sta nascosto e agisce

Chi è satana? – È il «dio di questo mondo» (2Cor 4,4) e dei suoi regni (Mt 4,1-11). È la causa principale delle nostre miserie, sofferenze, dubbi, malattie e morte…. È il vertice della cupola di principi-demoni e dei milioni di demoni che gli obbediscono. Il suo regno reale è l’inferno. L’unico desiderio di Satana, il suo programma, è di lottare contro Dio che l’ha espulso dal suo regno, perciò vuole distruggere l’umanità con tutti i mezzi per attirare il più grande numero di persone nel suo regno.

Nella Nuovo Testamento appare con questi nomi: 1. II “diavolo”, traduce l’ebraico śātān, col significato generico di “avversario”, “oppositore”. In Mt 13,19 viene chiamato “il maligno” e al vers. 39 viene chiamato “nemico” e “diavolo”. 2. L’”accusatore” (Ap 12,10). 3. L’”avversario” (1Pt 5,8). 4. Il “drago” (Ap 20,2). 5 Il “padre della menzogna” (Gv 8,44). 6. Il “tentatore” (Mt 4,3). 7.  Il “capo dei demoni” (Mt 12,24). 8. Il “capo delle forze dell’aria” (Ef 2,2). 9.  Il “principe del mondo” (Gv 14,30). 10. Il “corruttore” (2Cor 11,3).

Chi sono gli spiriri malefici – Vi sono purtroppo dei sacerdoti, dei teologi e persino dei vescovi che che fanno scelte pastorali, come se il diavolo non esistesse. Per loro è soltanto un nome che resta per fare un po’ di folklore. Chi parla così non conosce le Scritture e la Bibbia non è mai cambiata. In essa, e in particolare nel Nuovo Testamento, Satana occupa molto spazio. I demoni sono cattivi, perversi e pervertitori, pieni d’odio e distruttori. I demoni, cioè spiriti malefici, hanno una loro personalità pur non avendo un corpo, pur obbedendo e servendo Satana (Mt 25,41). Sono angeli decaduti: «gli angeli che non conservarono il loro grado, ma abbandonarono la propria dimora. » (Gd 6). Questi angeli sono stati creati perfetti e liberi, ma hanno scelto di disobbedire a Dio e di fare la volontà di Satana. Sono spiriti cattivi e siccome non hanno un corpo, talvolta cercano un corpo in cui abitare e poter operare (cf. Mt 12,43-45).

La natura di Satana – È il nemico di ogni uomo. Tutti i demoni, i servi di satana, sono nemici del cristiano. Ogni credente, convinto e praticante, ha una grande autorità su di loro; i demoni lo sanno e ne sono gelosi. È importante conoscere bene il nemico, sorvegliarlo sempre, studiare la sua tattica perversa e lottare senza posa contro di lui perché sia scacciato. Sulla natura di Satana tutto è chiaro nella Bibbia e quello che dico è soltanto per aiutare a capire un po’ meglio quello che la Bibbia dice di Satana.

Possiamo riassumerlo così: è uno spirito cattivo perché distrugge, scoraggia, è malizioso, suscita ogni tipo di peccato e di perversione fino a imprigionare le creature (cf. Gv 10,10). È sempre, senza ripensamenti, contro Dio e contro i figli di Dio perché sa che Gesù è venuto per distruggere le sue opere (cf. 1Gv 3,8).

La natura dei demoni si presenta così: a. Parlano, cioè possono esprimersi attraverso le facoltà della persona posseduta (Mc 1,22-25; 3,10-100, Lc 4,10-41). b. Conoscono il loro futuro e cioè sanno bene che l’inferno è per loro e che un giorno il loro potere finirà (cf. Ap 20,15). c. Resistono alla loro sconfitta: Mt 8, Mc 5 e Lc 8 ci raccontano l’espulsione della legione di demoni da un uomo posseduto. Questo racconto dimostra come i demoni resistono e non vogliono abbandonare il posseduto – nel quale stanno meglio – perciò discutono con Gesù e chiedono di trovare un posto almeno nel branco di porci. d. Cercano sempre dei rinforzi: quando colui che è stato liberato non affida tutta la sua vita a Dio, può essere posseduto nuovamente da altri demoni peggiori e più numerosi (cf. Mt 12,43-45 e Gv 5,4). e. Riconoscono chi esercita l’autorità su di loro e gli obbediscono (cf. At 9,13-16).

Ogni credente, grazie al Battesimo, ha ricevuto una grande autorità su tutti i demoni e non deve mai dubitarne (cf. Mc 16,17). Tutti i demoni, tutti gli spiriti malefici sono impotenti davanti a un solo credente che, sotto l’unzione dello Spirito Santo, esercita questa autorità. Ogni cristiano ha ricevuto un’armatura imbattibile per resistere a Satana (cf. Ef 6,13-18); grande potere e autorità è stata data a ogni credente, sul male e sul maligno (cf. Lc 9,1; 10,19).

Il ministero di Gesù – Sono già duemila anni che Gesù è venuto in aiuto a questa umanità che soffre, compiendo miracoli, guarendo molti malati e cacciando i demoni. Questo è stato il suo ministero straordinario durante tre anni. Dopo di lui, milioni di credenti, uomini e donne, sono stati chiamati a esercitare questo stesso ministero della liberazione e della guarigione. Allora, perché tante persone ancora oggi sono vittime di oppressione demoniaca e continuano a soffrire? Perché? Perché ogni generazione deve fare i conti con la realtà del male e con l’offerta divina della salvezza. Per questo occorre tornare al Vangelo. Vi si scopre, per esempio, che Marco inizia il racconto del ministero pubblico di Gesù con un “incidente” che mi ha aperto gli occhi: è un demonio che sfida Gesù quando sta insegnando in una sinagoga della Galilea. Ed è questo “incidente”, questa lotta con lo spirito del male che diffonde a macchia d’olio la fama di Gesù attraverso la regione (cf. Mc 1,21-28). Dopo quello scontro nella sinagoga, Gesù scaccia i demoni ogni volta che li incontra; non discute sulla loro identità, non discute neppure con loro: li scaccia. E Gesù lo ha sempre fatto durante i suoi tre anni di ministero pubblico. Tra l’altro Gesù inviò un messaggio chiaro a Erode dicendogli che anche se non sarebbe stato d’accordo: avrebbe continuato a cacciare i demoni e a fare delle guarigioni fino alla fine del suo ministero terrestre (cf. Lc 13,32).

Questo ministero però Gesù non l’ha conservato gelosamente per sé stesso; Egli quando ha inviato i suoi discepoli ha dato loro la sua stessa autorità. Gesù non ha mai inviato nessuno a predicare il Vangelo senza istruirlo per bene prima e senza prepararlo a lottare contro i demoni come aveva fatto lui. Nel Nuovo Testamento non si racconta mai che qualcuno sia inviato a evangelizzare senza includere in questo ministero anche quello di cacciare i demoni. E questo è vero ancora oggi com’era vero al tempo di Gesù. Satana in persona aveva un’opposizione feroce verso questo ministero. Perché? Perché Satana è, per una scelta personale, una creatura delle tenebre e vuole tenere nascoste le sue attività. Satana è un angelo decaduto, ma conserva tutta l’intelligenza e il potere che Dio gli aveva dato; agisce in modo che l’umanità ignori i suoi intrallazzi e perfino la sua esistenza; utilizza l’ignoranza e, ancor più spesso, la paura per continuare il suo programma di distruzione. Purtroppo l’ignoranza e la paura non toccano soltanto dei semplici battezzati, ma anche chi nella Chiesa ha il dovere di pascere il gregge affidatogli da Gesù Cristo.

Ogni volta che Gesù affronta i demoni è molto concreto e realista e, per sottolineare l’importanza di questo ministero, dice in Mt 12,28: «Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio». Gesù esercita con autorità questo ministero della liberazione e scacciando i demoni ci rivela due verità importanti: anzitutto l’esistenza di due regni spirituali opposti, quello di Dio e quello di Satana, e in seguito ci dà la prova della vittoria del regno di Dio su quello di Satana. Satana è furbo e preferisce tacere queste due verità e spesso lo fa molto bene. Quando Gesù scaccia i demoni porta a compimento l’Antico Testamento perché compie quello che nessuno ha fatto prima di Lui. Mosè e i profeti hanno compiuto numerosi miracoli che anticipavano il ministero del Messia. Nell’Antico Testamento sono stati guariti dei malati, dei morti sono tornati in vita e altri segni sono stati compiuti per dimostrare la potenza di Dio sull’uomo e sulla natura, però, non si trova nessuno che abbia scacciato i demoni: questo potere è stato riservato a Gesù di Nazareth, il Figlio dei Dio vivente, per dimostrare che veramente con lui il regno di Dio è presente.

Anche se questo ministero, in molte nazioni, è stato tenuto ai margini dalla Chiesa ufficiale, tuttavia quest’oblio non era nei disegni di Gesù. Quante volte l’evangelizzazione, soprattutto in occidente, è portata avanti come se i demoni non esistessero. È chiaro, comunque, che guardando ai Vangeli si può concludere che l’evangelizzazione che non tenga conto anche della cacciata dei demoni non è l’evangelizzazione del Nuovo Testamento. Come pure un sacerdote che nel suo ministero non tiene conto della liberazione, sarà anche un sacerdote santo, ma c’è qualcosa che gli manca, perché Gesù non insegnava soltanto, non faceva soltanto dei miracoli, ma cacciava con autorità i demoni. È antibiblico esercitare il ministero della guarigione dei malati, rifiutando di esercitare il ministero della liberazione: Gesù non ha mai separato questi due aspetti nel suo ministero perché cacciava i demoni e guariva i malati. È anche vero che vi sono degli pseudo-carismatici che, con la scusa della liberazione dai demoni, vedono la presenza di Satana ovunque, lo mettono in tutte le salse e talvolta arrivano a degli estremi e danno l’impressione che ogni problema, ogni inghippo sia demoniaco. Sono persone non molto equilibrate, che gettano discredito su coloro che esercitano questo ministero con sapienza e discrezione. Non bisogna tuttavia dimenticare che Satana eserciterà sempre un’opposizione feroce contro il ministero della liberazione e cercherà in qualunque maniera di farlo escludere dal programma della Chiesa, dalle omelie e dagli studi in Seminario e nelle case di formazione. Satana vuole screditare questo ministero che gli ruba molti “clienti” e gli toglie il terreno sotto i piedi.

Personalmente non ero preparato e ignoravo questo ministero, però mi sono trovato spesso in situazioni che mi invitavano a scegliere: o prendere netta posizione contro il male e il maligno, oppure discutere come fanno molti su queste realtà e lasciare quindi agire indisturbato il principe delle tenebre. Ringrazio il Signore che mi ha preso per mano e mi ha aiutato a impegnarmi in questo combattimento che non è il mio, ma il suo!

Qualche volta questo ministero, che è sempre esistito nella Chiesa, provoca dei malintesi, delle critiche ingiuste e dei sarcasmi da parte di qualcuno del clero («Vai da quello là che ti dà le benedizioni!»; «arriva il don stregone!»; «come si può perder tempo con gente superstiziosa!»), ma tutto questo non ha paragone con la gioia che si prova nel vedere le persone finalmente liberate. Le numerose testimonianze che ricevo mi danno una grande gioia e pace e sono felice di non essermi mai tirato indietro quando sentivo delle critiche o peggio. L’esperienza che mi sono fatto durante questi anni di esercizio del ministero della liberazione e guarigione, mi ha dato ancora più fiducia nella precisione della Parola di Dio. Non mancano i teologi che dicono che la descrizione dell’attività demoniaca nel Nuovo Testamento non dev’essere presa alla lettera, ma che è soltanto una concessione all’ignoranza della gente al tempo di Gesù. Questi teologi sono delle «nuvole senz’acqua e delle cisterne screpolate», come dice il profeta Geremia (2,13): probabilmente non hanno mai partecipato a degli esorcismi oppure a preghiere di liberazione. lo posso testimoniare che molte volte, durante le preghiere di liberazione, ho visto delle manifestazioni demoniache esattamente simili a quelle descritte nel Nuovo Testamento. Siccome l’ho visto più volte, e parlo da testimone, credo che i racconti del Nuovo Testamento che parlano di possessioni, ossessioni, infestazioni, siano esatti. Là si trova una base sufficiente per sostenere questo ministero della liberazione.

Il modello e la missione di Gesù – È nella sinagoga di Cafarnao che avviene una delle prime scene del ministero pubblico di Gesù: «Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».» (Mc 1,21-27). I presenti rimangono esterefatti. Gesù stesso aveva detto in Galilea: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15). È per questo che Gesù ha voluto dimostrare la superiorità del suo regno su quello di Satana. Nella sinagoga di Cafarnao Gesù si è occupato del demonio e non dell’uomo posseduto; ha detto al demonio con forza: «Taci! Esci da quell’uomo». Gesù ha scacciato il demonio da quell’uomo, non ha cacciato dalla sinagoga quel povero disgraziato come avrebbe fatto un rabbi zelante o come fanno talvolta alcuni sacerdoti quando queste persone si presentano a loro! Gesù stava insegnando nella Sinagoga e non si è trovato imbarazzato per l’intervento fuori programma di quell’uomo posseduto, perché, occuparsi dei demoni per cacciarli faceva parte integrante del suo ministero. Quell’uomo era nella sinagoga in quell’occasione; possiamo quindi pensare che la frequentasse regolarmente, eppure nessuno dei presenti sapeva che aveva bisogno di essere liberato da uno spirito impuro. Lui stesso probabilmente non Io sapeva e continuava ad andare ad ascoltare l’insegnamento nella sinagoga.

Abbiamo anche nelle nostre chiese e nelle nostre assemblee dei cristiani che apparentemente sembrano in pace con Dio e con gli altri, ma probabilmente sono abitati da vari spiriti del male. Gesù è entrato nella sinagoga sotto l’unzione dello Spirito Santo e obbliga il demonio a rivelarsi perché quell’uomo posseduto si è messo a gridare: «Che c’entri con noi Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?». Questo primo confronto fra Gesù e il demonio nella sinagoga di Cafarnao ha dato inizio, secondo l’evangelista Marco, al suo ministero pubblico e ha fatto conoscere Gesù ai suoi compatrioti, come l’unico dotato di una speciale autorità.

Come Gesù trattava i demoni – La sera di quello stesso giorno in cui Gesù ha compiuto il suo primo servizio di liberazione, molte persone che avevano problemi vanno da Lui. Leggiamo in Mc 1,32-34: «Venuta la sera, dopo il tramonto del sole gli portavano tutti gli ammalati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conoscevano». Anche Luca ci descrive gli stessi avvenimenti (Lc 4,40-41). Sia in Marco che in Luca, i demoni riconoscevano pubblicamente Gesù come il santo di Dio, il Figlio di Dio; ma Gesù proibisce loro di parlarne. Molta gente va da Gesù per cercare la guarigione fisica, ma anche molti demoni sono scacciati. Apparentemente queste persone non realizzavano forse che certe malattie erano causate dai demoni, ma Gesù non faceva distinzione tra guarire le malattie e liberare dai demoni. Ancora oggi, attraverso chi crede, il Signore esercita il suo ministero di evangelizzazione seguendo lo stesso metodo: cacciare i demoni e guarire. Se abbiamo altri metodi, non sono certamente quelli di Gesù, quindi non dobbiamo lamentarci se prendiamo soltanto delle mosche o se le nostre chiese si svuotano!

Gesù esercita il suo ministero scacciando i demoni e guarendo i malati. Quando Gesù decide di inviare i suoi discepoli in missione, dà loro il suo stesso potere per scacciare i demoni e guarire i malati: non era qualche cosa di eccezionale per i discepoli, ma parte integrante del loro ministero (cf. Mt 10,7-8; Mc 6,13; Lc 10,17). Dopo la sua morte e risurrezione, Gesù ha inviato nuovamente i suoi discepoli nel mondo intero, promettendo loro che l’evangelizzazione sarebbe sempre stata confermata da cinque segni meravigliosi che troviamo in Mc 16,17-18: primo segno, «nel mio nome scacceranno i demoni»; secondo: «parleranno lingue nuove»; terzo, «prenderanno in mano i serpenti»; quarto, «se berranno qualche veleno, non recherà loro danno»; quinto, «imporranno le mani ai malati e questi guariranno». L’uno o l’altro di questi segni promessi da Gesù si manifestano sempre ogni volta che con umiltà ma anche con coraggio, esercito il ministero della liberazione e della guarigione. Il Signore è sempre fedele alle sue promesse e non si contraddice mai!