“Parole di vita” 5-2021

rivista bimestrale dell’A.B.I. – Associazione Biblica Italiana

di Aldo Peri

Anche nell’ultimo numero di “Parole di vita” (la rivista bimestrale dell’A.B.I. – Associazione Biblica Italiana – che affronta argomenti biblici con un taglio divulgativo) la tematica generale è “Entrare nel Pentateuco”. Si tratta dell’11° numero su 12 che affronta tematiche trasversali a tutti i primi 5 libri della Bibbia (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio). In particolare il numero di settembre/ottobre 2021 affronta il tema: “Corpo e corpi”.

Il primo degli 8 articoli riflette su “Il corpo di Dio”, ovvero alle rappresentazioni bibliche di Dio, che spesso fanno ricorso alla corporeità umana: Dio ha mani e braccia («Con mano potente e braccio teso»), ha occhi («Agli occhi di Dio»), ha orecchi che sentono i lamenti del suo popolo. È evidente che il modo di parlare di Dio non può prescindere dall’esperienza umana e l’uso di un linguaggio evocativo consente di dire qualcosa di Dio, pur senza esaurirne il mistero.

Ne “La grammatica della sessualità” è illustrato come la sessualità è l’iscrizione nel corpo umano del gesto creatore di Dio, dell’atto di separare e, contemporaneamente, di mettere in relazione. Essa rivela l’intera identità dell’umano come essere relazionale e creativo, un’identità che è dinamica e positiva, ma che può anche portare a chiusura, a sterilità e a violenza.

L’articolo “Il corpo delle donne: usi e abusi” si sofferma su tre testi di Genesi, in cui il corpo femminile è strumentalizzato, sia da uomini che da donne, per fini che, ai nostri occhi, sono molto faticosi da accettare.

“Il corpo impuro” scruta nel libro del Levitico, evidenziando come una serie di norme (su ciò che “puro” e ciò che non lo è; dunque sui cibi da mangiare, sulle malattie, sul contatto coi cadaveri) ivi presenti e che in apparenza sono solamente di natura igienica, in realtà rispecchino una forma di organizzazione sociale.

“Aspetti corporei nel culto a Dio”: in Israele la liturgia implica una forte presenza del corpo, con una gestualità fisica varia (stare in piedi davanti a Dio; prostrarsi a Lui), fino a coinvolgere colori, profumi e abiti liturgici appositi.

Due episodi particolarissimi e di non facile comprensione sono affrontati sotto il titolo: «Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano» (Dt 32,39). Si tratta di due pericopi nelle quali sono narrati i combattimenti fisici che due uomini (Mosè in Es 4,24-26, e Giacobbe in Gen 32,23-33) devono sostenere contro Dio!

La correlazione nella tradizione ebraica tra lo spirito (donato all’uomo da Dio) e il corpo di carne (plasmato dalla terra) è l’argomento de “Il corpo, immagine speculare del cosmo”, mentre “L’enigma del corpo. Tre antitesi tra ossessione e oblio” riflette sul contrasto che la contemporaneità occidentale vive, propugnando, da un lato, una cura persino eccessiva del corpo e, dall’altro lato, svalutandone spesso il valore e la dignità, con alcune osservazioni anche sulla questione gender.

Un ultimo articolo suggerisce attività didattiche sul tema del corpo e dell’identità, da fare a scuola.

Inoltre, come in tutti i numeri, è presente un inserto centrale che fornisce spunti per un incontro pensato per adolescenti.

Le ultime pagine della rivista – oltre a narrare di concrete esperienze di apostolato biblico e a presentare libri appena editi – sono dedicate all’arte: stavolta sono analizzati due crocifissi di due epoche differenti, nel loro diverso modo di intendere e di rappresentare il corpo del Crocifisso.

Infine ricordiamo che anche questo numero di Parole di Vita, così come i numeri delle annate precedenti, è disponibile presso l’emeroteca del C.I.B.

Aldo Peri