Conferenze C.I.B. 2024

Sono on-line le 4 conferenze organizzate dal C.I.B. nel 2024 sulla Donna nella Bibbia.

di Aldo Peri

“Ideale di fede e influssi culturali – Il caso delle Donne” è il titolo del ciclo di conferenze che è stato organizzato dal C.I.B. – Centro Informazione Biblica Aps per il 2024 e che si è svolto nei mesi di febbraio e marzo.

L’incontro di apertura è stato tenuto dalla prof.ssa Nuria Calduch Benages, la quale è  Professore Ordinario presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, Facoltà di Teologia; inoltre è Direttrice del Dipartimento di Teologia Biblica. Riconosciuta esperta a livello internazionale del libro del Siracide, la relatrice ha illustrato come, nell’opera di Ben Sira, la donna sia vista “in funzione dell’uomo”: dunque come sposa (di un marito), madre (di un figlio), figlia (di un padre). È una visione che il saggio di Israele eredita e condivide con la letteratura a lui contemporanea – sia dell’oriente che greco-romana – che non è disponibile a cedere niente del controllo (ovvero del potere) che in quelle società l’uomo aveva sulla donna.

Col secondo incontro, tenuto dalla prof.ssa Marinella Perroni (Professore di Nuovo Testamento presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma; fondatrice del “Coordinamento teologhe italiane”; vicepresidente e membro del comitato scientifico di Biblia), si è passati al Nuovo Testamento. Nei vangeli le donne emergono come figure importanti, che vengono utilizzate letterariamente dagli evangelisti per attestare delle affermazioni teologiche di rilievo (un chiaro esempio si ha nei capitoli che narrano passione, morte e risurrezione). Sebbene quantitativamente le donne non appaiano né spesso né continuativamente, è stato fatto notare che ciò accade anche per pressoché tutti gli altri personaggi; ma da vari indizi si può cogliere che esse sono presenti in tutta la vicenda pubblica di Gesù e anche dopo la sua risurrezione.

Due sono stati gli appuntamenti dedicati all’epistolario paolino. Nel primo il prof. don Paolo Costa (esperto di Paolo e di giurisprudenza) ha mostrato come siano tante le donne che Paolo, nelle sue lettere, menziona e ringrazia per la loro grande collaborazione alla missione e all’evangelizzazione, chiamandole senza problemi «apostolo». Dagli scritti paolini si arguisce anche la loro notevole importanza all’interno delle prime comunità cristiane, sia quelle fondate dall’Apostolo che pure le altre.

Nell’ultimo incontro il prof. don Aldo Martin (esperto di epistolario paolino, in particolare delle epistole deutero-paoline) ha affrontato le lettere della tradizione paolina, ovvero scritti attribuiti all’Apostolo, ma che con ogni probabilità sono di suoi discepoli, i quali, dovendo dare risposte a nuove situazioni, cercano di rispondere come avrebbe fatto Paolo. Sono gli scritti che contengono le frasi più difficili da digerire secondo la nostra sensibilità, ad esempio: «Le mogli siano sottomesse ai mariti» (Ef 5,22). Il relatore ha mostrato come, innanzi tutto, queste frasi non debbano essere estrapolate dal contesto dello scritto («Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai mariti, come al Signore… E voi mariti amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso per lei», Ef 5,21-22.25). Inoltre si tratta di indicazioni che richiedono di essere inserite nell’intero epistolario paolino ed anche di essere confrontate con la circostante greco-romana, per capirne la vera intenzione e la vera portata.

 Una bella occasione per approfondire la Parola di Dio e ciò che ci insegna a proposito sulla visione della Donna presentata dalla Bibbia.