L’aldilà

1° Incontro Jean-Louis Ska Vai
2° Incontro Ermenegildo Manicardi – Vai
3° Incontro Antonio Nitrola – Vai

Jean-Louis Ska

1. «Il sepolcro sarà loro casa per sempre» (Sal 49,12) – L’Aldilà nell’AT

La concezione di Aldilà spunta tardi nella storia di Israele (II secolo a.C.): in un periodo di persecuzioni nasce l’idea che colui che accetta di morire per rimanere fedele a Dio non può essere abbandonato da Dio stesso, in quanto ciò non sarebbe giusto. Egli è il Giusto per eccellenza e non è possibile che Dio, l’unico e vero Giusto, commetta la grande ingiustizia di abbandonare completamente chi muore per rimanerGli fedele. Poiché chiaramente la morte del fedele impedisce la risoluzione su questa terra, deve esistere per forza “qualcosa” nell’Aldilà per ristabilire la giustizia spezzata. Inoltre Dio è il creatore, Colui che dà la vita: a Lui non può essere impossibile creare una seconda vita dopo la morte. Tuttavia, la cosa più interessante è che per la Bibbia ebraica la vita importante è questa vita che noi viviamo adesso su questa terra, e non la vita oltre la tomba. È nel rapporto con Dio e con i fratelli in questa vita che si trova il centro di tutto.

Ermengildo Manicardi

2. «Alla risurrezione si è come angeli del cielo» (Mt 22,30) L’Aldilà nel NT

Se da un lato Gesù non fornisce descrizioni dell’Aldilà, dall’altro lato il suo insegnamento si è aperto decisamente alla prospettiva dell’Aldilà, rivelando una cosa importantissima: si passa di là attraverso la risurrezione. Dunque non si passa come trasmigrazione dell’anima, bensì come risurrezione. Però non sarà semplicemente la risurrezione del mondo in cui viviamo: nell’Aldilà ci sarà un rapportarsi non più fisico. In 1 Ts Paolo afferma che i credenti andranno verso Dio «e così saremo sempre con il Signore». In 1 Cor scrive come nell’Aldilà, spogliati del «corpo respirante» che possediamo ora, indosseremo un «corpo spirituale» (sembrerebbe un concetto contraddittorio: un “corpo”, cioè materia, carne, che è “spirituale”!); e che, alla fine di tutto, «allora Dio sarà tutto in tutti». Dunque, così come Gesù, neppure Paolo descrive come sarà l’Aldilà, ma la sua attenzione è invece rivolta al fatto di essere in piena relazione con Dio.

Antonio Nitrola

3. La Chiesa e l’Aldilà – La visione del Magistero

Non potendoci essere, per ovvi motivi, descrizioni di esperienze vissute dell’Aldilà, si è costretti a parlarne attraverso immagini. Naturalmente queste immagini “dicono ma non dicono”: non hanno (né possono avere) la pretesa di essere una descrizione perfetta dell’Aldilà e cambiano significato a seconda di come vengono comprese da chi le ascolta. Per questo la Chiesa non si è mai avventurata nella descrizione dell’Aldilà. Allora solo in termini di speranza ha senso fare un discorso sull’aldilà e la chiesa: la chiesa crede l’aldilà in quanto lo spera, ma ciò significa che cerca di portarne un anticipo nella storia degli uomini. Infatti la chiesa vuole annunciare l’aldilà guardando alle ferite dei poveri che incontra lungo la strada nell’al di qua, offrendo loro qui sulla terra la speranza di una vita non solo subita e sofferta.

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